1

Giornata mondiale zone umide 2024, l’importanza per il benessere umano

Giornata mondiale zone umide 2024, l’importanza per il benessere umano

“Zone umide e benessere umano” – 2 febbraio 2024

Il tema scelto per il 2024 è “Zone umide e benessere umano”.

Quanto è importante il “benessere umano” e quanto sono importanti le “zone umide”?

La correlazione è fortissima. Le zone umide regolano il ciclo dell’acqua, immagazzinandola nelle piogge abbondanti e restituendola quando serve, filtrano gli inquinanti e quelle “interne”, forniscono acqua potabile e pulita. Ne derivano immediatamente le positive implicazioni sul “benessere umano”.

Parco Regionale del Fiume Sile – Archivio Di Donato

Non solo l’uomo

In questi vulnerabili habitat troviamo uccelli acquatici, anfibi, pesci, piante, mammiferi e invertebrati con tanti insetti. Un meraviglioso insieme di flora e fauna.

Mi piacciono …

Le “zone umide” sono un ambiente di transizione. Un luogo “di mezzo” tra terra e acqua, con alterne e stagionali vicende tra questi due elementi, mai vincitori, che si incontrano e si sovrappongono. Sarà che sono abituato a percorrerle essendo nato negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, dove pantani e zone allagate si incontrano e attraversano anche in piena estate. Sarà che l’acqua mi piace, anche quando la sento sotto gli scarponi.

Mi piacciono le voci dell’ambiente e tra queste il ritmico “ciac-ciac” e risucchio nell’acquitrino, un po’ come mi lascio prendere dal rumore delle foglie secche sotto le scarpe, o dalla neve appena crostosa che si apre al mio passaggio. Mi piace lasciarmi andare, anche se i piedi si bagnano, e “riconnetermi” con la Natura in ogni possibile circostanza … (il benessere che provo è notevole e per questo lo consiglio a tutti).

Altopiani Maggiori d’Abruzzo – Archivio Di Donato

Purtroppo …

L’attuale situazione di crisi climatica, con degrado e stress idrico condiziona le “zone umide” essendo tra gli ecosistemi ad elevato degrado e a fortissima riduzione e scomparsa nel mondo

L’Italia

Il nostro “bel paese” è tra quelli dove è più estesa la scomparsa di “zone umide”.

Purtroppo …

Non si vedono interventi di tutela e ripristino di questi delicati ecosistemi. Siamo fermi a uno striminzito elenco.

Zone umide

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica riporta l’Elenco delle zone umide d’Italia.

Convenzione di Ramsar = 57

Le zone umide d’importanza internazionale riconosciute ed inserite nell’elenco della Convenzione di Ramsar per l’Italia sono ad oggi solo 57, distribuite in 15 Regioni, per un totale di 73.982 ettari.

Ancora in attesa +9

Benchè emanati, i Decreti Ministeriali per l’istituzione di ulteriore 9 aree umide sono fermi, ed è ancora in corso la procedura per il loro riconoscimento internazionale (la pagina ministeriale è la stessa dell’articolo “Montagna e Parchi” del 2023 – Giornata mondiale zone umide)

Pantani di Accumoli

Un’area SIC di Rete Natura 2000, lungo il Sentiero Italia Cai, accessibile agli escursionisti. Una zona incastonata tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La Regione Lazio intendeva stravolgerla con una struttura ricettiva in quota. Ci siamo opposti, con argomentazioni convincenti di buon senso e logica, ma non so come sia andata a finire.

PRECEDENTE ARTICOLO

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.02 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE (2) – Imparare per una pace duratura

24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE (2) – Imparare per una pace duratura

Ambiente, Educazione e Istruzione sono compagni di viaggio: insieme “in cammino”

Purtroppo per molti nel mondo l’EDUCAZIONE resta miraggio e chimera, non avendo accesso all’ISTRUZIONE e alla consapevolezza dell’attuale situazione di policrisi. Oggi su questo tema è intervenuto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ponendo la “sfida urgente” di “un’educazione di qualità, equa e inclusiva per tutti“. L’istruzione, “è la chiave per capire il valore delle originalità di ciascuna persona, la ricchezza offerta dal pluralismo, l’inviolabilità delle libertà fondamentali“.

Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile (link)

In questa giornata mi piace fare riferimento al 2016, ai lavori della seconda conferenza nazionale sull’Educazione ambientale, che dette corpo alla “Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile” condivisa e validata da quelli che oggi sono MIM – Ministero dell’Istruzione e del Merito e MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Parole guida: riconnettersi con la Natura e la Cultura

L’EDUCAZIONE HA LO SCOPO DI:

– Recuperare il rapporto con l’ambiente – inteso come valore e spazio di vita- e con le risorse e le diversità, naturali e socio-culturali del territorio, quali elementi di prosperità e benessere;

Comprendere la complessità e interdipendenza delle sfide globali che caratterizzano la nostra epoca, acquisendo la consapevolezza che attraverso l’azione, anche quotidiana, e l’impegno comune si può promuovere la transizione verso una società più sostenibile;

– Stimolare scelte consapevoli nella vita quotidiana (dall’alimentazione al turismo, dall’uso dell’energia a quello dell’acqua…), che tengano conto delle ripercussioni delle scelte responsabili sui diversi aspetti della sostenibilità, dello stretto legame tra fattori ambientali e cambiamenti sociali;

– Riscoprire il “senso del limite”, e affrontare i limiti e i vincoli come ‘risorse’ intorno alle quali far fiorire e crescere le proposte di cambiamento, creative, innovative e non convenzionali: nuove tecnologie, nuove modalità di impresa e di mercato, nuovi strumenti di partecipazione;

– Imparare a valutare criticamente le informazioni e i comportamenti, e dunque ad apprezzare le esperienze virtuose provenienti da istituzioni, imprese, cittadini.

Ai giovani vanno garantite opportunità di apprendimento e sviluppo

Strategie educative

Club Alpino Italiano e Scuola possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione della cultura della sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso diverse azioni.

-Educazione ambientale: prevedere lezioni e laboratori da integrare nel curriculum scolastico avvicinando gli studenti ai principi fondamentali della sostenibilità – attraverso escursioni e esperienze di più giorni, riflettendo sulle sfide ambientali globali e le possibili soluzioni,

-Corsi di Aggiornamento per docenti organizzare Corsi di Aggiornamento nazionali, riconosciuti dal MIM, rivolti al personale insegnante, con esperienze interdisciplinari in Natura, per lo più nel Sistema delle Aree Protette

-Cura e rispetto dell’ambiente: promuovere una cultura di cura e rispetto per l’ambiente attraverso attività di sensibilizzazione e eventi, a Scuola e in Natura, che evidenzino l’importanza della tutela attiva.

L’attività in presenza

Quanto è importante che gli studenti si guardino e si cerchino mentre studiano? Tantissimo!
Ancor più in ambiente, sui sentieri, dove a ogni passo può esserci una scoperta da condividere, da osservare bene. La ricerca è reale e non svolta in un mondo parallelo.

Con il Cai si riuniscono istruzione ed educazione, ambiente e scienza, con le ore nelle quali bambine e bambini, ragazze e ragazzi diventano protagonisti del loro percorso di apprendimento.

Frammentazione

La Natura è realtà complessa (non complicata). Il libro, che ha sempre accompagnato le fasi di studio, è messo da parte. L’uso del digitale tende a frammentare i discorsi, rendendo granulari i contenuti. Le informazioni diventano orizzontali, perdendo di vista verticalità e rapporto con la complessità, limitandosi a contenuti parziali.

Ricomporre e formare cittadini del domani

Le esperienze in ambiente sono trasversali e verticali, tali da consentire un buon rapporto tra le discipline scientifiche e le discipline umanistiche. In Natura i contenuti sono innovativi, riuscendo a nutrire trasversalmente interessi e passioni. In ambiente è più semplice (in quanto anche più divertente) lavorare e interpretare situazioni di complessità.

Insieme per unire

Localmente in Abruzzo si può iniziare dal capire quanto sia “inopportuna” la scelta di “cancellare” la Riserva Regionale del Borsacchio e quanto sia invece “fondamentale” la scelta di “unire” Parchi Nazionali e Parchi Regionali.

A livello nazionale i temi sono tanti. Tra i più assurdi quello di insistere nella realizzazione di una pista da bob a Cortina (sconsigliata per motivi più che concreti), utilizzando risorse statali (quindi nostre, malamente spese).

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/le-associazioni-di-protezione-ambientale-confermano-la-loro-ferma-opposizione-alla-pista-da-bob-di-cortina/

PRECEDENTE ARTICOLO

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.01.24 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




24 gennaio 2024- GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

Tra i significati dell’educazione c’è di promuovere attenzione a cultura, sostenibilità e pace.

EDUCAZIONE suona come parola magica in grado di aprire più porte.

Ambiente, scienza e società

Per proteggere territori e persone, insieme alla capacità di riuscire a destreggiarsi negli iter amministrativi e burocratici, sono determinanti la consapevolezza del fine ambientale, per la migliore qualità di vita futura e del fine sociale con ricerca, incontro, pace e armonia, individuale e collettiva.

La GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE del prossimo 24 gennaio affida il ruolo chiave proprio all’educazione alla pace e al progresso sostenibile.

ONU

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite guarda con attenzione all’istruzione riconoscendola quale valida opportunità per “educare ai valori”, costruire una efficace e duratura visione di mondo e di futuro.

Per molti nel mondo l’EDUCAZIONE è una chimera, non avendo accesso all’ISTRUZIONE.

Policrisi

Termine terribile che descrive la presenza contemporanea di più crisi: da quella climatica alla perdita della biodiversità, alla guerra in Ucraina e alla strage senza fine, di civili nella Striscia di Gaza, alle disuguaglianze crescenti, al controllo e sfruttamento delle risorse.

Cittadinanza globale

Tra gli obiettivi del CEA “gli aquilotti” riuscire a dialogare con le giovani generazioni, ascoltandole e condividendo gli strumenti per comprendere gli attuali fenomeni complessi che segnano il nostro tempo. Educhiamo alla lettura.

Insieme per unire

Localmente in Abruzzo si può iniziare dal capire quanto sia “inopportuna” la scelta di “cancellare” la Riserva Regionale del Borsacchio e quanto sia invece “fondamentale” la scelta di “unire” Parchi Nazionali e Parchi Regionali.

A livello nazionale i temi sono tanti. Tra i più assurdi quello di insistere nella realizzazione di una pista da bob a Cortina (sconsigliata per motivi più che concreti), utilizzando risorse statali (quindi nostre, malamente spese).

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/le-associazioni-di-protezione-ambientale-confermano-la-loro-ferma-opposizione-alla-pista-da-bob-di-cortina/

UNESCO

Il 24 gennaio l’UNESCO organizzerà una formazione online per migliaia di insegnanti di tutto il mondo sulla decostruzione dell’incitamento all’odio, che fornirà loro gli strumenti per individuare, affrontare e prevenire meglio questi episodi.

PRECEDENTE ARTICOLO

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.01.19 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




RISERVA REGIONALE DEL BORSACCHIO IN ABRUZZO (2) – Il giorno dopo la Manifestazione di venerdì 12 gennaio 2024

RISERVA REGIONALE DEL BORSACCHIO IN ABRUZZO (2)

foto Cai Teramo

Il giorno dopo la Manifestazione di venerdì 12 gennaio 2024

Continua la raccolta delle firme on line (link)

La forza del singolo

La forza del singolo diventa collettività. È quello che accade quando ci si ritrova insieme a manifestare. Ci si incontra ci si conosce e si scopre che si è in tanti ad avere la stessa idea di futuro.

foto Cai Teramo

Roseto degli Abruzzi

Il fiume Tordino a nord e il fiume Vomano a sud ne delimitano l’affaccio sul mare, che si valuta dalle colline che dominano l’intero paesaggio comunale. Ed è questo uno dei valori della Riserva Regionale del Borsacchio.

foto Cai Teramo

Venerdì 12 gennaio 2024

Grande adesione di cittadini attenti, sensibili e interessati che hanno partecipato e tanti quelli che l’hanno sostenuta a distanza. I temi fondanti riescono ad aggregare superando settoriali interessi economici, politici, o di altra, a volte oscura, derivazione.

Comitato di Giuristi

Un Comitato nazionale di giuristi è intervenuto sul caso della Riserva Regionale del Borsacchio mettendo a disposizione un documento per avviare una iniziativa di riflessione e discussione scientifica.

Il Comitato è composto da Giampiero di Plinio, Rettore Università Telematica “Leonardo da Vinci”, dai docenti Gianluca Bellomo dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Luisa Cassetti dell’Università degli Studi di Perugia, Marta Ferrara, Mario Fiorillo e Romano Orrù dell’Università degli Studi di Teramo, Alberto Lucarelli dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, Fabrizio Politi dell’Università degli Studi di L’Aquila, Marcello Salerno dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari.

Università dell’Aquila

Considerazioni che si aggiungono a quelle dell’Università dell’Aquila, sempre sulla questione Riserva del Borsacchio, come esempio di incontro tra scienza, ambiente e coscienza (documento presente nell’articolo di ieri -link).

I firmatari Università dell’Aquila: Paola D’Alessandro (docente di Zoologia), Anna Rita Frattaroli (docente di Botanica), Maurizio Biondi (docente di Zoologia), Enrico Lunghi (ricercatore in Zoologia), Mattia Iannella (ricercatore in Zoologia), Daniele Salvi (docente di Zoologia), Francesco Cerasoli (ricercatore in Ecologia), Michele Di Musciano (ricercatore in Botanica), Diana Maria Paola Galassi (docente di Zoologia), Maria Maddalena Del Gallo (docente di Microbiologia Agraria e Ambientale), Mirco Iotti (docente di Botanica), Gianluca Ferrini (docente di Geologia), Marika Pellegrini (ricercatrice in Microbiologia Agraria), Antonio Di Sabatino (ricercatore in Ecologia), Simone Fattorini (docente di Ecologia), Marco Leonardi (ricercatore in Botanica), Loretta Giuseppina Pace (ricercatrice in Botanica), Antonio Moretti (docente di Geologia), Marco Patacci (ricercatore in Geologia).

foto Cai Teramo

Riflessione e discussione

Si chiede di sedersi attorno a un tavolo e di trattare l’argomento con responsabilità e trasparenza, avviando una fase di riflessione e discussione scientifica, che, partendo dall’incoerenza di questa situazione, indaghi e delinei i principi di diritto, sicuramente sovraregionale, della protezione naturalistica come azione scientificamente fondata di tutela integrale.

Si chiede di ricercare soluzioni condivise in un’ottica di leale collaborazione e pieno rispetto istituzionale.

Si chiede di comporre un Sistema di Aree Protette Nazionali e Regionali d’Abruzzo per conservare e tutelare il grande patrimonio di biodiversità che, meravigliosamente, racchiude montagne, fiumi, laghi, coste, aree umide. Abbiamo gli strumenti e l’esperienza centenaria per tutelare la biodiversità favorendo, attraverso il ruolo centrale dei Comuni, forme di economia sostenibili e di valorizzazione delle tradizioni locali.

Sei perplessità

La decisione del Consiglio Regionale d’Abruzzo suscita più di una perplessità di ordine giuridico. Nel documento di avvio della riflessione se ne segnalano sei tra quelle principali – link)

Il Comitato interviene sulla “Riserva Naturale del Borsacchio , il cui perimetro, come è noto, è stato drasticamente ridotto da oltre 1100 ettari a meno di 25 ettari con un sicuramente discutibile emendamento alla legge finanziaria della Regione Abruzzo, al di fuori delle procedure di garanzia e di tutela che le fonti giuridiche superiori, interne e sovranazionali, prevedono per ogni intervento sulle Aree Naturali Protette.

I firmatari hanno pensato questo documento non tanto come un appello, e assolutamente non come presa di posizione pI firmatari hanno pensato questo documento non tanto come un appello, e assolutamente non come presa di posizione politica o di merito, ma come l’avvio di una iniziativa di riflessione e discussione scientifica, che, partendo dall’abnorme caso, indaghi e delinei i principi di diritto, sicuramente sovraregionale, della protezione naturalistica come azione scientificamente fondata di tutela integrale della Natura e del patrimonio naturale, e, come tale, sottratta agli interessi economici, politici, o di altra, a volte oscura, derivazione. Borsacchio è una piccolissima riserva, ma crea un caso che può diventare un pericoloso precedente per l’apertura di una stagione di caccia alla Natura in grande stile.

Nel dettaglio il Comitato spiega che: “Sei ragioni giuridiche per riflettere sulla riperimetrazione ex lege in senso riduttivo della riserva regionale guidata “Borsacchio” Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha ridotto in modo drammatico – da 1110 a 24.7 ettari – l’estensione della riserva naturale regionale guidata Borsacchio, che insiste sul comune di Roseto degli Abruzzi. Ecco un riepilogo delle informazioni a oggi disponibili: La modifica è stata varata di notte, sotto forma di emendamento inserito nella legge regionale di stabilità per il 2024 (progetto di legge n. 379/2023. L’emendamento recante “modifiche all’art. 69, comma 2, della legge regionale 8 febbraio 2005, n. 6” è stato presentato in assemblea senza essere dunque adeguatamente discusso in seno alla commissione consiliare competente. Le conseguenze. L’esclusione di una estesa porzione di territorio dalla riserva regionale consentirà lo svolgimento di interventi che la norma istitutiva del Borsacchio vieta in modo espresso (art. 69, comma 19, l. r. n. 6 del 2005) proprio a protezione degli elementi naturalistici presenti sul territorio. Le attività d’ora in poi legittime vanno dalla costruzione di nuovi edifici all’apertura di strade, passando per il danneggiamento, la raccolta delle specie vegetali spontanee e l’introduzione di specie non autoctone. Le criticità.

La decisione del Consiglio regionale suscita più di una perplessità di ordine giuridico. Ci limitiamo a segnalarne sei tra quelle principali.

-La prima: le modalità e le tempistiche quanto meno discutibili adottate dalla maggioranza consiliare appaiono prive delle garanzie minime di trasparenza e democraticità che dovrebbero caratterizzare tutti i processi decisionali.

-La seconda: la decisione del Consiglio di limitare l’estensione della riserva costituisce un atto unilaterale, che la Regione ha assunto in carenza di un preventivo confronto con gli enti locali. Questo modus operandi appare illegittimo, in quanto contrario ai principi che ispirano la legge quadro n. 394 del 1991 sulle aree naturali protette, che costituisce parametro normativo interposto in quanto espressione della competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali (art. 117, comma 2, lett. s)) non derogabile in peius dalle Regioni. La terza: l’inserimento di una norma dai “potenti” effetti naturalistici all’interno della legge di stabilità, che ha invece natura finanziaria per l’ordinamento regionale, inficia l’articolato complessivo del vizio di eterogeneità sostanziale. Si è insomma molto lontani da una “buona legge”, come confermano i costanti richiami del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale al rispetto del requisito di omogeneità normativa, che il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha evidentemente ignorato.

-La quarta: al tempo della semplificazione normativa e dello snellimento dei processi amministrativi, il Consiglio regionale con un solo emendamento notturno vanifica 18 anni di sforzi, anche economici, necessari alla redazione del Piano di assetto naturalistico (Pan) della riserva, che a gennaio 2024 sarebbe giunto ad approvazione e che è, a oggi, evidentemente inutilizzabile.

-La quinta: la riperimetrazione dell’area del Borsacchio, comprimendo la vocazione naturalistica di una parte del territorio abruzzese, è costituzionalmente illegittima, in quanto contrasta in modo evidente con gli obblighi di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni, che la nostra Costituzione impone a tutte le articolazioni della Repubblica, comprese quelle di livello regionale (art. 9, comma 2, Cost.).

-La sesta: le modifiche all’art. 69, comma 2, della l. r. n. 6/2005, appaiono in contrasto con il diritto europeo (art. 117, comma 1, Cost.) e, segnatamente, con la proposta di regolamento Nature Restoration Law (COM(2022)304) sul ripristino degli ecosistemi, che è in corso di adozione nel quadro della strategia europea di biodiversità per il 2030 e del Green Deal. Il legislatore regionale sembra infatti andare in direzione opposta rispetto alle indicazioni di potenziamento e ripristino degli ecosistemi contenute nella proposta di regolamento.

Per queste ed altre ragioni, nell’invitare il decisore regionale a riconsiderare la problematica e auspicabilmente e a valutare percorsi alternativi e legittimi, desideriamo – invitando all’adesione tutti gli studiosi interessati – avviare una iniziativa di riflessione e discussione scientifica, che, partendo dal caso di specie, indaghi e delinei i principi di diritto interno e sovranazionale, che legittimano in senso procedurale e sostanziale ogni intervento sul sistema delle aree naturali protette, come azione scientificamente fondata di tutela il più possibile integrale dei frammenti di patrimonio naturale che ancora resistono all’intervento umano, tenendo anche conto che se Borsacchio è una piccolissima riserva, è ragionevole la preoccupazione che possa diventare un pericoloso precedente. In questa prospettiva, l’iniziativa ha anche il senso di offrire sia alle comunità e associazioni interessate che ai Pubblici Poteri i risultati dell’approfondimento scientifico, anche per contribuire alla ricerca di possibili e ulteriori soluzioni tecniche, in un’ottica di leale collaborazione e pieno rispetto istituzionale”

PRECEDENTE ARTICOLO

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.01.13 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




RISERVA REGIONALE DEL BORSACCHIO in ABRUZZO – venerdì 12 gennaio 2024

RISERVA REGIONALE DEL BORSACCHIO IN ABRUZZO – venerdì 12 gennaio 2024

La Riserva Regionale del Borsacchio è diventata un simbolo di riscatto delle aree protette, della natura, della biodiversità e della sostenibilità.

OGGI: venerdì 12 gennaio 2024 (tutti insieme a Roseto degli Abruzzi)

LA TUTELA È UNA SCELTA SERIA FRUTTO DI RESPONSABILITÀ, CONSAPEVOLEZZA, COERENZA E TRASPARENZA.

LA COSTITUZIONE, GLI OBIETTIVI AGENDA 2030 E L’IMPEGNO PER IL CLIMA SONO LA NOSTRA GUIDA.

Valore del bene

Non è accettabile che ci sia chi all’improvviso pretende di azzerare valore e finalità di un bene, imponendo che 1100 ettari di territorio tutelato diventino 24 ettari. Tutto questo deciso in Consiglio regionale, con il buio delle tenebre, come dei cospiratori.

Da cittadini consapevoli ci opponiamo a questo modo di fare e di essere.

L’Abruzzo

L’Abruzzo racchiude ambienti eccezionali dalle sabbiose zone costiere, alle sommitali zone montane. Orgoglio e vanto di cittadini attenti alle basilari regole democratiche e che guardano al futuro nel rispetto della Costituzione, della tutela del bene e della qualità della vita.

Aree Protette Nazionali e Regionali

Il particolare Patrimonio Naturale insieme all’altrettanto Patrimonio Culturale d’Abruzzo ha portato all’istituzione di un singolare sistema di Aree Protette Nazionali e Regionali, con benefici ecosistemici per tutti, unici e irripetibili.

È questo il punto di partenza per creare un valore riconosciuto e riconoscibile, di qualità nella tutela, nelle produzioni e nell’offerta.

Club Alpino Italiano – Abruzzo

Il Cai Abruzzo con le Sezioni Cai, insieme alle altre Associazione Ambientaliste, sostiene valore e ruolo delle Aree Protette.

QUELLO AMBIENTALE È INNANZITUTTO UN IMPEGNO PER UNIRE LE FORZE, CONDIVIDERE ESPERIENZE E CONOSCENZE, SCEGLIERE IL MEGLIO SECONDO SCIENZA E COSCIENZA, ABITARE IL NOSTRO UNICO PIANETA, NEL SEGNO DI UNA RITROVATA CONVIVENZA PACIFICA.

Segnalo l’intervento dell’Università dell’Aquila sulla questione Riserva del Borsacchio, come esempio di incontro tra scienza, ambiente e coscienza.

 “Come docenti, ricercatrici e ricercatori di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi dell’Aquila esprimiamo profonda preoccupazione per la recente decisione del Consiglio Regionale abruzzese di riperimetrare, attraverso un emendamento alla Legge di Stabilità regionale presentato da 5 consiglieri di maggioranza ed approvato nella seduta del 29 dicembre scorso, la Riserva Naturale del Borsacchio, ricadente nel Comune di Roseto degli Abruzzi nel teramano”.

Lo si legge in una nota dei docenti e ricercatori di scienze ambientali dell’Ateneo aquilano all’assessore regionale Emanuele Imprudente e al comune di Roseto. “La preoccupazione deriva dal fatto che il drastico taglio dell’area inclusa nella suddetta Riserva, che passa da oltre 1100 ettari ad appena 24.7, è stato effettuato senza alcuna preventiva valutazione di natura tecnico-scientifica che ne corroborasse la necessità e l’opportunità, anche in relazione agli impatti sugli obiettivi di tutela della biodiversità nazionali e comunitari e previsti dal quadro di riferimento globale dell’Agenda 2030 dell’ONU”.

“La nuova perimetrazione esclude dalla Riserva tutta la fascia collinare retrostante la fascia costiera. La fascia collinare, pur essendo in buona parte utilizzata a fini agricoli (seminativi, oliveti e vigneti), include anche habitat di elevato valore ecologico e di interesse comunitario, come riportato nella Carta della Natura redatta dall’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA), tra cui i boschi ripariali a pioppi (codice habitat 44.61) e roveti (codice habitat 31.8A). Notevolmente diversificata è inoltre la fauna che caratterizza tale fascia collinare, anche in questo caso con la presenza di specie tutelate a livello nazionale o comunitario tra le quali, a mero titolo esemplificativo, si possono citare il rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) e l’istrice (Hystrix cristata) tra i Mammiferi, la natrice tassellata (Natrix tessellata) e il colubro liscio (Coronella austriaca) tra i Rettili, il tritone crestato italiano (Triturus carnifex) e il Rospo smeraldino (Bufotes viridis balearicus) tra gli Anfibi, il falco pellegrino (Falco peregrinus) tra gli Uccelli, il coleottero scarabeide Protaetia speciosissima tra gli Insetti (inserito nella Lista rossa del Comitato italiano dell’International Union for Conservation of Nature)”.

“La nuova perimetrazione include esclusivamente la fascia litoranea compresa tra gli urbanizzati di Roseto degli Abruzzi e Cologna Spiaggia, che rappresenta un’importante area di nidificazione del fratino (Charadrius alexandrinus), specie ornitica riportata come ‘Minacciata’ (EN) nella rossa dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN), e ospita numerose piante caratteristiche degli habitat dunali e retrodunali come il giglio di mare (Pancratium maritimum), l’euforbia marittima (Euphorbia paralias) e la gramigna delle spiagge (Thinopyrum junceum). Non da ultimo, sono da ricordare le recenti frequentazioni da parte di esemplari della tartaruga marina Caretta caretta, che hanno portato anche a fenomeni di nidificazione sulle spiagge della Riserva”.

“Tuttavia, la riperimetrazione, sebbene mantenga i vincoli di tutela in questa fascia costiera, potrebbe compromettere gravemente la funzionalità ecologica di questi ecosistemi costieri privandoli di un’importante area buffer e di connettività ecologica rappresentata dalla fascia collinare retrostante.  Un ulteriore punto, che è importante rilevare, riguarda gli aspetti geologici: buona parte della fascia collinare, inclusa nella Riserva fino allo scorso dicembre, presenta aree argillose ad accelerata erosione; i vincoli alle tipologie di attività agricole e manifatturiere che ivi si possono svolgere, legati proprio alla presenza della Riserva, hanno la funzione di contribuire, verosimilmente, ad evitare un’erosione ancor più marcata, quale potrebbe derivare da un uso del suolo legato ad un’agricoltura intensiva o all’espansione edilizia”.

“La comunità scientifica internazionale ha dimostrato che le aree protette attuali non sono sufficienti ad arrestare il drammatico declino della biodiversità e dei relativi servizi ecosistemici di cui l’umanità beneficia (ad es. suolo fertile, depurazione di acqua ed aria, riciclo dei nutrienti). In particolare, la quindicesima Conferenza delle Parti sulla Biodiversità (COP XV) delle Nazioni Unite tenutasi a Montreal nel dicembre 2022 ha elaborato un “Quadro globale per la biodiversità post-2020” , tra i cui capisaldi troviamo la necessità di garantire la sussistenza di una rete internazionale ed integrata di aree protette che, coprendo almeno il 30% della superficie globale, riesca a preservare efficacemente la biodiversità. In questo contesto, qualsiasi decisione in merito a riperimetrazioni di aree protette esistenti dovrebbe a maggior ragione essere preceduta da un’appropriata analisi scientifica dei costi e dei benefici dell’operazione stessa, non solo in termini locali ma anche in termini di rete integrata, nazionale e internazionale, di aree protette finalizzata alla conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici”.

“Le Scienze Ambientali dell’Università degli Studi dell’Aquila rimangono a disposizione per adoperare le proprie competenze tecnico-scientifiche multi-settoriali (zoologia, botanica, micologia, ecologia, geologia, microbiologia agraria ed ambientale) nell’assistere l’amministrazione regionale e le amministrazioni locali abruzzesi, nella pianificazione e gestione del sistema di aree protette regionali mediante scelte corroborate da solide evidenze scientifiche, che permettano uno sviluppo economico in equilibrio con i delicati ecosistemi che la nostra Regione ospita. Nel caso specifico del recente taglio alla Riserva del Borsacchio, ci auguriamo che il Consiglio regionale torni sui suoi passi e avvii una fase di consultazione con tutti i portatori di interesse per valutare attentamente se, e in quale misura, sia realmente opportuno ridimensionare quest’area protetta”.

I firmatari: Paola D’Alessandro (docente di Zoologia)  Anna Rita Frattaroli (docente di Botanica)  Maurizio Biondi (docente di Zoologia)  Enrico Lunghi (ricercatore in Zoologia)  Mattia Iannella (ricercatore in Zoologia)  Daniele Salvi (docente di Zoologia)  Francesco Cerasoli (ricercatore in Ecologia)  Michele Di Musciano (ricercatore in Botanica) Diana Maria Paola Galassi (docente di Zoologia)  Maria Maddalena Del Gallo (docente di Microbiologia Agraria e Ambientale)  Mirco Iotti (docente di Botanica)  Gianluca Ferrini (docente di Geologia) Marika Pellegrini (ricercatrice in Microbiologia Agraria)  Antonio Di Sabatino (ricercatore in Ecologia)  Simone Fattorini (docente di Ecologia)  Marco Leonardi (ricercatore in Botanica)  Loretta Giuseppina Pace (ricercatrice in Botanica) Antonio Moretti (docente di Geologia) Marco Patacci (ricercatore in Geologia).

In atto un appello con raccolta firme ed è possibile aderire anche online

𝗥𝗔𝗖𝗖𝗢𝗟𝗧𝗔 𝗙𝗜𝗥𝗠𝗘 𝗢𝗡𝗟𝗜𝗡𝗘!

E’ possibile firmare online la petizione contro il taglio della Riserva Borsacchio compilando il modulo presente in fondo alla pagina web: 
https://www.guidedellariservaborsacchio.it/no-al-taglio-della-riserva-borsacchio/

PRECEDENTE ARTICOLO

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.01.12 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




AUGURI CON I MAGNIFICI 7 PARCHI D’ITALIA

AUGURI CON I MAGNIFICI 7 PARCHI D’ITALIA

A TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE DI BUONA VOLONTÀ AUGURO DI “COSTRUIRE SULLE RADICI” UN MONDO DI PACE.

Scienza e Ambiente

Credo fermamente che scienza e ambiente riescano a indirizzare il progresso sulla via verso la pace. Conoscenza e libertà come leve su montagne fulcro di questo indirizzo di amore e riconoscenza.

350 ANNI di Tutela Attiva

100 ANNI – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

100 ANNI – Parco Nazionale del Gran Paradiso

30 ANNI – Parco Nazionale della Val Grande

30 ANNI – Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

30 ANNI – Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona Campigna

30 ANNI – Parco Nazionale dei Monti Sibillini

30 ANNI – Parco Nazionale del Pollino

LE BUONE PRATICHE DI MONTAGNA

Il senso migliore per raccogliere il momento celebrativo dei 350 anni di tutela della montagna e dei suoi abitanti è quello di apprendere dalle buone pratiche di equilibrio e rispetto, nelle Alpi e in Appennino.

Le Aree Protette sono laboratori che ci aiutano a sperimentare il futuro

Le attività nei Parchi sono dedicate ai giovani, pensate per educare alla frequentazione dei sentieri, alla sosta nei paesi e nei rifugi, per promuovere tematiche legate alla reale sostenibilità, alla tutela dell’ambiente e alla cittadinanza attiva.

PATRIMONIO NATURALE – PATRIMONIO CULTURALE

Il totale di 350 anni rappresenta un patrimonio ineguagliabile e inestimabile di storie e vicende d’Italia per la conservazione e il progresso. Patrimonio Naturale e Patrimonio Culturale indispensabili per l’attuale fase di Transizione Ecologica e degli obiettivi Agenda 2030. Le nostre secolari robuste radici, presenti nei tanti piccoli paesi montani, ci aiutano a contrastare crisi climatica ed emergenza sanitaria.

POSSIAMO INSIEME PER…

Insieme possiamo evitare spopolamento dei paesi, perdita d’identità e di biodiversità, consumo del suolo e il crescente diffuso spaesamento generazionale.

BUONA MONTAGNA IN QUESTE FESTE DI SPERANZA!

———————————————————-

DA LEGGERE

PRECEDENTE ARTICOLO

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.12.24 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




CLUB ALPINO ITALIANO- ESCURSIONE INVERNALE NOTTURNA AL FONDO DELLA SALSA, martedì 26 dicembre 2023

CLUB ALPINO ITALIANO- ESCURSIONE INVERNALE NOTTURNA AL FONDO DELLA SALSA

martedì 26 dicembre 2023.

26 dicembre 2023

La Sezione Cai Castelli rinnova l’annuale appuntamento dal piccolo e suggestivo paese, fatto di case abbarbicate su corsi d’acqua, allo spettacolare ambiente montano del Fondo della Salsa.

“Il Fondo della Salsa, piede della Parete Nord del Monte Camicia, è conca di strapiombi, dirupi, rocce, ghiaccio e neve.

Riuniti e attoniti accogliamo il boato invernale che morde il silenzio.

Nel riverbero bianco del fuoco il tempo misura la vita che scorre.”

(filidido)

Nel ricordo di…

Ci si ritrova a Castelli, alle ore 13:30. L’escursione per ricordare gli alpinisti Piergiorgio De Paulis, Enrico Faiani, Francesco Carta e i tanti che la Montagna ha chiamato. Con il percorso nel bosco si scopre la suggestione dello splendido, ampio e innevato anfiteatro naturale sormontato dalla precipite parete.

Nel segno della PACE

Nell’augurare BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO, nel celebrare la Santa Messa, si irradia un pensiero di PACE che riesca a porre fine alle terribili e guerre in atto, con l’assurda uccisione di bambine, bambini e donne. Continua la strage di civili: morti e distruzioni inaccettabili.
Nei programmi delle Sezione Cai Castelli la realizzazione del “Sentiero della Pace”.

foto Marino Di Claudio

Rifugio Cai ENRICO FAIANI

Al termine dell’escursione la sosta al Rifugio Cai ENRICO FAIANI, CASA DELLA MONTAGNA e SEDE SEZIONALE Cai Castelli.

Il Rifugio, che ospita il Cea “gli aquilotti, presidia la Montagna: luogo privilegiato per accoglienza, informazione ed educazione ambientale. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

foto Antonio Simonetti

In Montagna con il Cai

Sicurezza, simpatia e amore per una Montagna che sia viva per natura e cultura. Scoprire l’importanza dei piccoli paesi montani, la qualità dei benefici ecosistemici e le regole per frequentare in sicurezza la montagna d’inverno.

PRECEDENTE ARTICOLO

Carta di Pescasseroli

La necessità di una comunicazione ambientale che sia accurata, equilibrata, proattiva e responsabile.

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.12.20 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




CARTA DI PESCASSEROLI, linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica

CARTA DI PESCASSEROLI, linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica
13 dicembre 2023, L’Aquila

L’ambiente è realtà complessa da comunicare e far conoscere in modo adeguato

Pescasseroli con il suo centenario Parco Nazionale sarà ricordata anche per questo importante documento etico dell’Ordine dei Giornalisti con le linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica. Carta di Pescasseroli (link)

Comunicare l’ambiente

L’interrogativo attuale è: come comunicare in modo efficace l’ambiente?

I Parchi baluardo

I Parchi e le altre Aree Protette sono interessati alla comunicazione ambientale per informare, chiunque viva e frequenti l’area protetta, su stato e qualità dell’ambiente, sugli impatti determinati da lavori e infrastrutture, sui benefici ecosistemici, così da indurre comportamenti virtuosi di minor impatto in grado di conservare e tutelare l’ambiente.

CARTA DI PESCASSEROLI: meritorio e puntuale documento dei giornalisti

In questo mese di dicembre 2023, che conclude la ricorrenza dei 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ecco che l’Ordine dei Giornalisti presenta la CARTA DI PESCASSEROLI con le linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica. Partendo dal piccolo paese montano d’Appennino, sede dello storico Parco, nasce un importante messaggio di attenzione e cura dell’ambiente … in un’epoca in cui il cambiamento climatico sta raggiungendo dimensioni allarmanti, il ruolo dei giornalisti nell’informazione e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica è centrale. Un ruolo che deve essere svolto con responsabilità, impegno e piena consapevolezza…

L’impegno dei Giornalisti

La Carta di Pescasseroli sarà presentata e firmata domani, mercoledì 13 dicembre all’Aquila nel corso della XXII edizione del Premio giornalistico intitolato a Guido Polidoro, con inizio alle ore 10.00, nella Sala conferenze di Palazzo dell’Emiciclo

Le linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica sono un impegno per territori e popolazioni sottoscritto dall’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, del Lazio e del Molise, nella persona dei Presidenti Stefano Pallotta, Guido D’Ubaldo, Vincenzo Cimino e confermato e accolto dal Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Giovanni Cannata.

La consapevolezza ambientale

Appena attenuato l’eco dell’11 dicembre con la Giornata Internazionale della Montagna ci piace leggere che … a partire da queste linee guida, i professionisti dell’informazione possono svolgere un ruolo importante nella diffusione della consapevolezza ambientale e nella creazione di un maggiore interesse e impegno per la sostenibilità …

ODG d’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

La proposta etica dai Consigli degli Ordini regionali dell’Abruzzo, Lazio e Molise, approvata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, individua e suggerisce linee guida riassumibili nei punti cardinali: accuratezza, equilibrio, proattività, responsabilità.

La Costituzione

La forza del documento è nel richiamo alla Costituzione con l’art. 9 :“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

La trasversalità dell’ambiente

L’ambiente è un tema trasversale la cui tutela è attuale e nell’interesse delle future generazioni. Studio e tutela devono essere trattati e analizzati in modo sistemico, integrando la complessità della realtà che viviamo.
L’informazione, in questo campo di notevole interesse pubblico, deve esprimersi anche attraverso una chiave informativa-educativa.

Club Alpino Italiano

Soddisfazione per questo documento dell’Ordine dei Giornalisti, utile nell’applicazione del Protocollo di Collaborazione in essere tra Cai e Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e che favorirà la circolazione di idee, proposte ed iniziative. Efficace strumento comunicativo di riferimento per ogni altra Area Protetta d’Italia e per Federparchi.

Rapporto ASviS sui Territori 2023

Singolare e beneaugurante la coincidenza del 13 dicembre, con la presentazione a Roma del Rapporto ASviS sui Territori 2023, che analizza il posizionamento di regioni, province, città metropolitane, aree urbane e comuni rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda2030, interessando direttamente il Sistema delle Aree Protette. (link al sito ASviS)

La presentazione di domani si terrà nell’ambito della XXII edizione del Premio giornalistico intitolato a Guido Polidoro.

Ad aprire la giornata, dalle ore 10.00, gli interventi del vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Roberto Santangelo, del presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, del sindaco di Pescasseroli (L’Aquila) Giuseppe Sipari, del presidente di Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, del responsabile Bper Banca, direzione territoriale centro-est, Giuseppe Marco Litta, del presidente della giuria del “Premio Polidoro” Walter Capezzali e del presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta.

Dalle 10,45 “Conversazione sul tema: Linee guida per l’informazione ambientale” con Daniele Cerrato, consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti; Guido D’Ubaldo, presidente Odg Lazio; Vincenzo Cimino, presidente Odg Molise; Nicola Marini, consigliere nazionale Odg; Oscar Buonamano, consigliere nazionale Odg; Giovanni Cannata, presidente Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise; coordina i lavori la giornalista Germana D’Orazio

Alle 11.45 è in programma la firma della Carta di Pescasseroli; alle 12 la consegna dei riconoscimenti per i giornalisti con 35 anni di iscrizione. Dalle 12.30 si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori della XXII edizione del premio giornalistico “Guido Polidoro”. 

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.12.12 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




11 dicembre 2023 – Giornata Internazionale della Montagna, subito dopo, 16 dicembre a Carrara …

11 dicembre 2023 – Giornata Internazionale della Montagna

Per il futuro delle montagne abbiamo un appuntamento imperdibile.

Tutti insieme l’11 dicembre per celebrare la “Giornata Internazionale della Montagna”.

SUBITO DOPO

Il 16 dicembre 2023 a Carrara per la salvaguardia delle Alpi Apuane: LE MONTAGNE NON RICRESCONO.

Dal 2003

Il 2002 è stato l’Anno Internazionale della Montagna e l’anno dopo, nel 2003 è stata istituita la Giornata Internazionale della Montagna dell’11 dicembre.

La Montagna è…

La Montagna è importante per la salute del pianeta, per i benefici ecosistemici, per il benessere delle persone, per la molteplicità delle culture

La giornata dell’11 dicembre evidenzia valori ambientali e invita a conoscere meglio le “terre alte”.

101° Congresso del Cai a Roma

Sono ancora intriso dai messaggi del 101° Congresso del Cai a Roma, dello scorso 25 e 26 novembre che ha trattato temi diversi legati alla Montagna e ai suoi abitanti, indicando una prospettiva di possibile futuro. Le attività escursionistiche e alpinistiche, il consumo di suolo, la perdita di biodiversità, la crisi climatica, la tenace vita nei piccoli paesi montani, le implicazioni sociali ed economiche, la politica delle alleanze e di leggi dedicate, sono stati alcuni dei temi trattati e ripresi nelle tesi e negli interventi

Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi a Torino

E’ un luogo simbolo del Cai e della Montagna. I materiali presenti documentano e ci raccontano l’alpinismo nelle sue varie manifestazioni, gli aspetti naturalistico-ambientali della montagna, quelli culturali e delle tradizioni. Voluto dal Cai nel 1874 presso i locali dell’ex convento dei Cappuccini. Con il Museo troviamo un Centro di documentazione, una Cineteca storica e sempre delle Mostre. Insomma tutto ciò che ci serve per avvicinare la Montagna e scoprirne i suoi segreti

FERMIAMO LA DEVASTAZIONE

link al sito

Ripristinare gli ecosistemi montani

Ripristinare gli ecosistemi montani è il tema scelto dalla FAO per celebrare l’11 dicembre 2023, con l’intento di includere pienamente le montagne nell’iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino degli ecosistemi 2021-2030.

Diverse sono le iniziative sul territorio italiano organizzate per celebrare questo memorabile lunedì 11 dicembre 2023.

sabato 16 dicembre 2023

A Carrara, il 16 dicembre, un convegno e una manifestazione nazionale per salvare le Alpi Apuane: LE MONTAGNE NON RICRESCONO.

Dal confronto di decine di associazioni, comitati e movimenti del territorio apuano nasce un appello alla mobilitazione per contrastare l’assalto alle Alpi Apuane e a tutte le montagne.

ALPI APUANE – IL SENSO DELL’ECCESSO

Quello che purtroppo osservo quando sono al cospetto delle Alpi Apuane è il senso dell’eccesso.

Eppure all’inizio c’è la meraviglia per quel chiarore lontano luminescente che appare e fa pensare alla neve, anche in piena estate.

Dalla meraviglia alla incredulità il passaggio è di quelli che ti si legge subito sul viso. Come quando passi dallo stupore allo spavento

NO! NON È NEVE!

Più ti avvicini e più scopri strane geometrie. I fianchi delle montagne, da morbidi e tondeggianti, sono diventati alti gradoni spigolosi. Dove c’era roccia ora ci sono innaturali vuoti.

Il bianco è quello della roccia messa a nudo.

Estrarre, tagliare e trasportare. Sempre più e sempre più velocemente e non per finalità artistiche, di pregio, di arredo o piastrelle. Il materiale si preleva in quanto carbonato di calcio utilizzato per molteplici altri scopi.

L’eccesso diventa irreversibile danno ambientale

La risposta a questo crescente scempio è solo culturale per scegliere di cavare il giusto, a vantaggio della collettività e non chi si arricchisce.

ALPI APUANE: MERAVIGLIA D’ITALIA

Le Alpi Apuane sono tra i luoghi più belli d’Italia. Inserite nell’Appennino si distinguono per l’aspra morfologia dai versanti alti ed inclinati, le valli incise, i profondi abissi e le cavità. Clima e posizione geografica determinano ambienti vari ricchi per flora e fauna. Ci troviamo nel regno del marmo che ha reso famosi questi luoghi nelle testimonianze storiche e culturali. Oggi però le cave segnano irreversibilmente questi territori e sono il problema ambientale più rilevante.

LE CRITICITA’ – IL FUTURO è nelle mani dei GIOVANI

Difficile gestire la compatibilità delle attività estrattive con i fini di tutela e salvaguardia dell’area protetta. Le cave sono la causa di deturpazione paesaggistica e degrado ambientale, ci sono cave sopra i 1.200 metri che è il limite altitudinale per gli interventi in Appennino e inoltre molte si sviluppano in galleria. E’ ingente la quantità di materiali estratti con l’inquinamento delle falde acquifere e quello dato dal traffico di mezzi pesanti.

TOSCANA, AREE PROTETTE, PAESAGGIO

La Toscana è Regione di Aree Protette con 3 Parchi Nazionali e la presenza di Parchi Regionali a sottolineare il valore d’insieme di luoghi e popolazioni tra natura e cultura. A sostegno di questi territori si fa appello alla Costituzione e alla Repubblica che tutela il paesaggio. Ed ecco che il paesaggio assume un valore inteso nella sua accezione più ampia, come paesaggio emozionale, culturale tale da definire il senso identitario non limitato alla sola percezione panoramica.

PIZZONE II

L’impegno Cai c’è per contrastare l’assalto a tutte le montagne. Come altro esempio simbolo evidenzio quelle del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, minacciate dal Progetto enel “PIZZONE II”, posto opportunamente all’attenzione del 101° Congresso Cai dalla Sezione Cai di Castel di Sangro.

PROGETTO ENEL “PIZZONE II”: DETERMINAZIONI DELLA COMUNITÀ DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE (link alla pagina del Parco)

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.12.09 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




COP 28 – vertice mondiale negli Emirati Arabi, 2023

COP 28 – vertice mondiale negli Emirati Arabi
30 novembre – 12 dicembre 2023

Cos’è la COP?

Si riunisce la COP 28 (link) il cui acronimo sta per Conferenza delle Parti, ovvero i Paesi firmatari della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) link. Nel 1992 i paesi hanno aderito a un trattato internazionale sul Clima entrato in vigore nel 1994, composto da 197 “parti” (196 paesi e Unione Europea). Questa del 2023 è la 28esima edizione che raggrupperà le “parti” a Dubai.

Accordi insufficienti

Le COP precedenti hanno visto “accordi insufficienti”, che non hanno accelerato l’azione verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi (link) (COP21 del 2015) e della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici.

Le attuali evidenti contraddizioni

Vorrei sbagliarmi, ma purtroppo è facile rilevare evidenti contraddizioni. Se l’obiettivo è la decarbonizzazione non so cosa possiamo aspettarci se gli Emirati Arabi, che ospitano la COP 28, fondano la loro economia proprio sui combustibili fossili.

Il termometro sale

Gli indicatori scientifici indicano scenari futuri con temperature ben più elevate oltre le soglie di sicurezza e persistono (si accentuano) fake news di disinformazione sul cambiamento climatico.
Si tratta invece di convincere e alimentare una tensione globale verso la neutralità climatica.

Anno più caldo

I dati misurati indicano il 2023 come l’anno più caldo mai registrato. Ci sono quindi ragioni specifiche per cui la COP 28, rispetto alle precedenti, è di particolare importanza. Gli scienziati richiamano all’indispensabile attenzione e alla verifica dei percorsi per raggiungere gli obiettivi.

Si sciolgono i ghiacci

L’emergenza climatica causa lo scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento dei mari, un pianeta più caldo e un clima più estremo. Le lacune ci sono e dovrebbero essere definite strategie da mettere in pratica, tali da garantire maggiori risultati.

Poteri e interessi forti

Ci sono poteri e interessi forti che condizionano le scelte e la democrazia non trova qui terreno fertile e neppure si pone attenzione alle generazioni future.

La conseguenza è che sono incredibilmente rallentati i progressi verso efficaci politiche climatiche.

Restare fermi, mentre i cambiamenti climatici incalzano, sarà causa di sofferenze e vittime.

Sono trascorsi 30 anni

Sono trascorsi 30 anni dai primi appelli, ma le politiche climatiche non sono riconosciute democratiche e di diritto e il tentativo di giungere ad accordo tra le “parti” per la mitigazione e l’adattamento mostra evidenti ombre.

Così sicuramente non andrà bene!
Come riusciremo a dimezzare le emissioni globali di gas serra entro il 2030, raggiungendo così l’obiettivo fissato dallo storico Accordo di Parigi?

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.11.29 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.