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DI TERRA CE N’E’ UNA SOLA: SALVIAMOLA – Cai Teramo, venerdì 19 aprile 2024

DI TERRA CE N’E’ UNA SOLA: SALVIAMOLA – Cai Teramo, venerdì 19 aprile

foto Cai Castelli, Francesca Di Gabriele

Giornata mondiale della Terra, 22 aprile 2024

La Terra è importante e per noi c’è solo lei, unica e irripetibile.

Club Alpino Italiano

Pronto all’azione, insieme alle tante Sezioni, il Cai è impegnato a informare e sensibilizzare, iniziando dai giovani del Mondo della Scuola e con le giornate Family Cai.

Cai Teramo e il docufilm “2040 SALVIAMO IL PIANETA” – venerdì 19 aprile

venerdì 19 aprile, alle ore 21:00, sede Sezione Cai Teramo, via Via Cona 180 (link al sito Cai Teramo)

Per celebrare la Giornata della Terra si inizia venerdì 19 aprile con la proiezione del docufilm “2040 Salviamo la Terra per il futuro”, ascoltando la voce di bambine e bambini e dei giovani. Opera del Regista Damon Gameau.

Piccola grande Terra

La salvaguardia della Terra è legata alla tutela dell’ambiente. Abbiamo bisogno di sentirci parte della nostra generosa Terra, di prenderci cura dell’ambiente e di onorare il valore dell’equilibrio e della pace.

E’ importante essere consapevoli delle attuali criticità e del limite delle risorse naturali.

Primavera silenziosa

Antesignana fu Rachel Carson, biologa statunitense che scrisse “Primavera silenziosa”, libro manifesto degli anni ’60, sulla peggiorata qualità ambientale e sull’urlante silenzio della Terra.

L’altrettanto decisivo “Rapporto sui limiti dello sviluppo”, commissionato al MIT dal Club di Roma, fu pubblicato nel 1972.

Gli studenti universitari

Il grazie va ai giovani e agli studenti universitari che dettero impulso alla necessità di conservare le risorse naturali della Terra. Presenti allora, decisivi oggi.

I giovani sono il sale della Terra. Ascoltiamo, facciamo nostra e sosteniamo la preoccupata voce dei giovani.

Un monito a non silenziare la voce dei giovani, indubbiamente disorientati per tutto quello che accade attorno, preoccupati di futuro.

Costituzione

Un impegno per l’ambiente che recentemente ha ribadito anche la nostra Costituzione Italiana con le integrazioni apportate agli artt.9 e 41.

4 ottobre 1969

La Giornata della Terra è nata il 4 ottobre 1969 diventando un’occasione informativa ed educativa. Tante (troppe) le criticità, con l’attuale situazione di policrisi.

Antropocene

Si tratta di ridurre e mitigare il crescente inquinamento di aria, acqua e suolo, la perdita di biodiversità con piante e animali che scompaiono, il consumo di suolo e la distruzione degli ecosistemi. In buona sostanza opporsi alla crisi climatica e agire sugli effetti negativi delle attività dell’uomo. Siamo nell’Antropocene.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Programma 2024 Cai Teramo (link)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.04.18 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




ACQUA DI PACE (3) – 22 marzo 2024

ACQUA DI PACE (3) – 22 marzo, Giornata mondiale

Da “acqua fonte di vita” a “acqua fonte di pace”

La vita ha scelto l’acqua e l’ONU sceglie la pace

La storia dell’uomo, della civiltà e del progresso è stata sempre legata all’acqua

Ci hanno messo in un periodo di terribili e disastrose guerre che si sommano ad altre crisi. Ogni occasione è quindi utile per ribadire che le guerre sono inaccettabili in quanto:
-contrarie al naturale fluire della vita,
-contrarie alla serenità e alla tranquillità sociale che vogliamo,
-contrarie a ciò che indica la nostra Costituzione.

Mi soffermo solo su un passaggio dell’articolo 9 della Costituzione “La Repubblica…tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

.

21 marzo – giornata internazionale delle foreste

foto Archivio Di Donato

Questo 21 marzo Giornata Internazionale delle Foreste anticipa e fa tutt’uno con la Giornata Mondiale dell’Acqua. Il rapporto è simbiotico. Gli alberi devono la propria esistenza alla presenza di acqua, assorbita dal terreno con le radici e rilasciata nell’aria come traspirato vapore acqueo.

L’acqua è evocativa

Se chiudo gli occhi e penso all’acqua scatta qualcosa di magico che riporta agli albori della vita.
Tutti noi abbiamo negli occhi splendidi documentari con l’acqua che accoglie le prime espressioni di vita dalle quali derivano forme sempre più complesse fino a quelle dei tempi nostri.

L’acqua avvolge

L’acqua avvolge tutto e noi siamo ospiti di questo meraviglioso globo, della nostra unica Terra, che per due terzi è acqua; la gran parte salata, essendo quella dolce una ridottissima percentuale del 2,5%, concentrata nei 2/3 ai poli e nei ghiacciai.

La superficie terrestre è costantemente modellata dall’acqua

L’acqua è cultura

L’acqua è cultura che ha ispirato poeti, scrittori, musicisti, filosofi, esploratori, geografi… Un variegato e inarrestabile mondo di intelligenze e sensibilità.

Sorgente e foce

disegno alunni Scuola Infanzia Montorio al Vomano

L’acqua è sorgente e foce, inizio e fine di un ciclo vitale che ci auguriamo perpetuo, conservando intatta la molecola H2O, che ritroviamo anche come ghiaccio e vapore, presente in natura nei tre stati di aggregazione.

L’acqua è amica

È l’amica della nostra quotidianità, dal primo bicchiere appena svegli, all’ultimo gesto, quando ci laviamo i denti prima di andare a dormire. Ci resta facile capire, anche solo guardandoci attorno, quanto sia presente e determinante nel mondo.

E’ impossibile vivere senza di lei eppure la consideriamo poco, siamo talmente abituati a lei che quasi non ci accorgiamo di averla, e così la sprechiamo e peggio ancora la inquiniamo. Nei mari e negli oceani abbiamo i pesci (sempre meno) e la plastica (sempre più).

Indispensabile alla vita

foto Archivio Di Donato

È indispensabile alla vita eppure non siamo consapevoli che nel mondo ci sono milioni di persone che convivono con carenza e scarsa qualità dell’acqua. Dal 2005 al 2015 c’è stato il decennio ONU “Acqua Fonte di vita” con l’obiettivo di dimezzare il numero delle persone che nel mondo non hanno accesso all’acqua.

Tra gli obiettivi dell’agenda 2030 con il numero 6 si chiede di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.

Ogni giorno, circa 1000 bambini muoiono a causa di malattie diarroiche prevenibili legate all’acqua e all’igiene. Ed è un numero che purtroppo non fa rumore.

L’acqua è energia

L’acqua è energia e ne sappiamo qualcosa con gli impianti idroelettrici e con le attività dei BIM, Bacini Imbriferi Montani. Prima di questi ci sono stati i mulini, che punteggiavano i corsi d’acqua, indispensabili alla lavorazione dei prodotti agricoli.

foto Archivio Di Donato

Acqua e lavoro

La gestione sostenibile dell’acqua nei più svariati campi, promuove la creazione di posti di lavoro e un collettivo miglioramento socio- economico. Non c’è limite all’acqua e le produzioni culturali sono numerose e rappresentano ulteriore occasione di lavoro

La Giornata Mondiale dell’Acqua – GMA

La storia della giornata mondiale dell’acqua prende il via dal Summit di Rio:
1992 – a Rio de Janeiro, dal 3 al 14 giugno, si è tenuto il vertice mondiale su “Ambiente e Sviluppo”.
1993 – l’ONU fissa la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo
2001 – dopo 8 anni anche in Italia la 1^ edizione sul tema “acqua e salute
2002 – l’ONU decide per l’Anno internazionale della Montagna
2003 – l’ONU decide per l’Anno Internazionale dell’Acqua

L’acqua è educativa

L’acqua è educativa e il Club Alpino italiano ne fa ampio uso con attività informative, formative, di sensibilizzazione e di tutela attiva. Ne cito solo alcune delle tante sparpagliate per tutta Italia.

Cai Castelli

foto Vittorino Di Luca , Cai Castelli

A Castelli la cura attenta del territorio monitorando le forti azioni erosive causate dalle piogge torrenziali. Nella giornata mondiale dell’acqua in programma l’Assemblea dei soci, nel rifugio Enrico Faiani, per definire le iniziative estive e continuare le giornate educative con la Scuola media e il Liceo artistico. La stessa produzione ceramica che è risorsa del paese è strettamente legata all’acqua e al circostante ambiente naturale.

Cai Teramo sentieri d’acqua

A Teramo, cittadina tra due corsi d’acqua. è particolare l’attenzione per il fiume Vomano che nasce sul Monte San Franco e ha trovato il suo percorso tra il calcare del Gran Sasso d’Italia e le arenare dei Monti della Laga. In itinere un progetto educativo con i piccolissimi della Scuola dell’infanzia di Montorio al Vomano, affascinati dal loro grande fiume e domenica 24 una giornata CAI sull’acqua, in ambiente e per le famiglie alla scoperta del paese di Poggio Umbricchio e della sua storia con il fiume, in cammino lungo l’alveo e sostando al vecchio mulino De Giorgis. Dal Ghiacciaio del Calderone alle cascate della Laga il Cai ha un’attenzione crescente ai piccoli e sparsi Comuni montani, per contrastare spopolamento e spaesamento.
Sentieri d’acqua (link)

21 marzo – Acquifero del Gran Sasso

Oggi 21 marzo ad Assergi, sede del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, un incontro per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso d’Italia che disseta 700.000 persone, per il quale il Cai svolse, 26 novembre 2022, un mirato Convegno di approfondimento e studio (link all’articolo).

Acqua e Aree Protette

La montagna è serbatoio d’acqua. I venti spingono le nuvole verso i monti e danno origine alle precipitazioni che riportano a terra l’acqua per esser inghiottita dalle rocce eriaffiorare dalle sorgenti. E il ciclo si rinnova.

Gran parte dei territori montani sono affidati al Sistema delle Aree Protette, nazionali e regionali che svolgono il delicato ruolo di tutela e gestione.

Rifugi, sentieri e acqua

In Montagna ci sono poi i Rifugi come quelli che hanno una bella fonte d’acqua in grado di rigenerarci dopo l’impegnativa salita come quella verso il Monte Genzana (Rifugio la Fascia nella Riserva Regionale Monte Genzana Alto Gizio), oppure la fonte d’acqua all’inizio di una escursione come la troviamo in località Osso Caprino, prima di iniziare la salita al Monte Foltrone, versante Nord (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga).

foto Archivio Di Donato

Fa la cosa giusta

A livello nazionale un articolato appuntamento di più giorni a Milano, dal 22 al 24 marzo. Un contenitore che raccoglie acqua, escursionismo, arrampicata ed educazione ambientale nel gioioso incontro con il mondo della Scuola.

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.03.21 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2024

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – 22 marzo 2024

foto Di Donato

Passi felpati

Ci avviciniamo con passi felpati alla Giornata Mondiale dell’Acqua 2024. I passi sono felpati e vogliono prendere il posto del rombo della guerra. L’acqua è fonte di vita. La guerra è morte e distruzione.

ACQUA PER LA PACE

foto Antonietta Faiani

La Pace si costruisce e l’acqua è un simbolo di vita. Le Sezioni Cai di Teramo e di Castelli promuovono iniziative di armonia e incontro. A Castelli c’è il Sentiero della Pace e domenica 10 marzo il Cai di Teramo è stato in escursione alle Gole di San Venanzio, con il fiume Aterno e il suggestivo eremo.

L’acqua unisce

Gola di San Venanzio @Cai Teramo

Le Gole traghettano ambienti e culture. In questo caso mi piace evidenziare la funzione di corridoio tra il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Regionale Sirente Velino.

Giornata mondiale dell’acqua – 22 marzo 2024

Il Tema 2024 scelto è “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti”.

Tema centrale e importante in questo periodo di policrisi. L’Agenda 2030 ne pone l’attenzione con l’obiettivo 6. Tutti abbiamo bisogno di poter attingere acqua potabile e sicura Si tratta di un diritto umano universale in quanto determina la sopravvivenza delle persone.

link al sito ASVis

Qualità e quantità dell’acqua

Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque: gli usi diversi dal consumo umano sono consentiti nei limiti nei quali le risorse idriche siano sufficienti e a condizione che non ne pregiudichino la qualità. (Disegno di legge n. 2343)

Approfondimenti:

foto Di Donato

1. L’acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. Il diritto all’acqua potabile di qualità nonché ai servizi igienico-sanitari è un diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani, come sancito dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite A/64/L.63/Rev. 1 del 26 luglio 2010.

2. – L’acqua è un bene comune, una risorsa rinnovabile, indispensabile per la vita dell’ecosistema e di tutti gli esseri viventi.

– Tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di efficienza, solidarietà, responsabilità e sostenibilità.

– Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.

– Elemento fondativo indispensabile deve pertanto essere la conoscenza della risorsa idrica, della sua qualità e della sua effettiva disponibilità.

– Gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrogeologici.

La conoscenza

Conoscere l’acqua nelle sue proprietà fisico-chimiche e nelle relazioni fondamentali alla vita. Quanto siamo consapevoli dell’importanza dell’acqua? Tra le finalità culturali e sociali del Cai c’è la crescita di consapevolezza dei benefici ecosistemici offerti dall’ambiente naturale. Ner scaturiscono le iniziative di Educazione Ambientale.

Parco in Aula – Progetti del Cea “gli Aquilotti”

La Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita”. Incolore – Insapore – Inodore, eppure risorsa insostituibile per tutti. Il Gran Sasso d’Italia è un immenso serbatoio d’acqua e disseta circa 700.000 persone.

La Scuola Media di Castelli ha scelto “Rifugio Enrico Faiani”. Il Rifugio, della Sezione Cai di Castelli, è a presidio della natura e della cultura della Montagna. I Rifugi come sentinelle del clima.

Il Liceo Artistico FA Grue di Castelli ha scelto “Sapori e Saperi della Montagna” – I presidi alimentari in montagna con le relazioni tra uomo, territori e produzioni, dove l’acqua e motore di ogni interscambio.

Le precedenti GMAcqua

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2024.03.11 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
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È giornalista ambientale.




LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!

LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!

Corno Grande, foto Francesca Di Gabriele – il buongiorno che piace a me

Da spettatori inconsapevoli a osservatori attenti e cultori della bellezza naturale.

File audio: LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO! (link)

In Natura la tavolozza cromatica è infinita.
Ci fermiamo per ora all’alba e al tramonto, momenti dalle segnanti vibranti pennellate.
I blocchi scuri e chiari attenuano i contorni e danno corpo ai volumi con proporzioni che evocano la forza della Natura.
Ogni giorno appare una scrittura nuova, per tutti noi curiosi spettatori della “tavolozza montagna”.
Tocchi di pennello solare frugano tra i particolari, li distinguono mentre i colori complementari avvolgono il tutto.
Nella visione a distanza le immagini si ricompongono conservando vibrazioni e forze proprie.
Alla luce sembra quasi che le figure assumano forme bloccate. In realtà non è così. I toni si scompongono e la rappresentazione si arricchisce con più restituzioni. Emerge il colore della singola parte, dell’elemento incastonato, l’intensità della luce si articola nelle nicchie della roccia, si moltiplicano i riflessi proiettati tra corpi vicini, cresce il pieno dei colori complementari tra blu, giallo, rosso e viola screziato.
Il bello che vediamo divenire, lento e rapido non c’è modo di sintetizzarlo in immagine.
Possiamo provare a bloccare l’attimo e restituirlo come fotogramma, ma perdiamo la dinamica e l’effetto cascata, che possono essere colti solo in presenza. La montagna si vive senza fretta: serve attenzione dedicata per cogliere il lavoro della Natura, eseguito sotto i nostri occhi, come in un grande atelier.
Ci meravigliamo della qualità e della chiarezza dei colori e degli effetti che producono, stupendoci sia della bianchezza della neve, sia della gradazione, dei contrasti, delle forme, delle linee che emergono e del senso delle strutture.
Senza che ce ne accorgiamo l’osservazione sensoriale diventa racconto, dove l’insieme ambientale acquista ruolo, con lo sguardo che dalla roccia si espande al bosco e ai paesi vicini. Allora la luce diventa un pretesto, la composizione cromatica una realtà sospesa, i soggetti non hanno più importanza in quanto tali, assumono valore la complessità e la compenetrazione.

Ci si sente parte di un tutt’uno, si è piccoli ma importanti, granelli nella molteplicità. Anche noi diventiamo narrazione e colore nella vivida luce.
Ne sanno qualcosa gli abili artisti, cultori del bello, che sono riusciti a rappresentare sulla ceramica il famoso paesaggio castellano.

NON SERVONO LUCI ARTIFICIALI PER COGLIERE LA BELLEZZA DEI COLORI IN MONTAGNA!
(filidido)

Tramonto sulla Catena del Gran Sasso d’Italia, foto Francesca Di Gabriele
Monte Camicia, foto Francesca Di Gabriele

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2024.02.26 pubblicato 

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2 ANNI DI COSTITUZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE – artt. 9 e 41

2 ANNI DI COSTITUZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE

Artt. 9 e 41

8 febbraio 2022

Ricordo ancora l’emozione di allora. Con il Parlamento e le modifiche costituzionali che hanno arricchito il panorama di attenzione in materia di pianificazione, ambiente, tutela, salute ed economia.

Sono passati due anni da quella storica giornata, da martedì 8 febbraio 2022.

L’allora Ministero della Transizione Ecologica – martedì 8 febbraio 2022

Montagna e Montanità

Sullo slancio di quella approvazione mi avventurai in un articolo su Montagna e Montanità.

Montagna e Parchi: il blog

Con ottimismo ho messo insieme più elementi concorrenti sulle “terre alte”.

Da montanaro so quanto la Montagna sia vulnerabile e in prima linea a subire le ferree leggi del cambiamento climatico. Fortuna che resistono tenaci abitanti pronti a coniugare insieme le necessità quotidiane e la visione di futuro.

Comuni e Comunità

Dai Comuni e dalle Comunità la risposta per contrastare spopolamento e spaesamento.

Lo spopolamento è la minaccia sociale più grave: macigno che pesa sui territori della montagna e altre aree interne.

LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE (link all’articolo)

Montagna al centro?

Partendo dalla Costituzione ho snocciolato utili strumenti da utilizzare come il PNRR, le strategie nazionali SNAI e SNAMI. La necessità di seguire con attenzione iter e contenuti del disegno di Legge sulla Montagna. Un occhio alle Alpi con i Villaggi degli alpinisti da adattare sui Paesi montani d’Appennino. E poi le aspettative dalle Green Communities.

Ministero del Sud?

Il dedicato Ministero del Sud non esiste più (sparito anche il link articolo del 2022), l’Agenzia per la coesione soppressa e non ho traccia delle iniziative economiche in materia di Mezzogiorno.

Adesso abbiamo il Ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR. Un ventaglio di competenze dal generale al particolare, dall’Europa al Meridione a tutt’Italia e io non mi ci raccapezzo.

Dai Monti della Laga – Archivio Di Donato

Aree Protette

Vedo positivamente il ruolo dei Parchi e del sistema delle Aree Protette con Rete Natura 2000 nel percorso di manutenzione e rigenerazione della varietà di biodiversità e indotto miglioramento della qualità della vita. Tra gli obiettivi dell’Agenda ONU 2023 c’è di arrestare e ridurre la frammentazione degli habitat e di raggiungere il 30% di territorio tutelato.

Chi mi aggiorna?

Trascorsi due anni mi piacerebbe avere, da chi di dovere e ne sa più di me, un quadro di riferimento aggiornato sulle voci toccate: PNRR, SNAI e SNAMI, Green Communities e altre iniziative.

Ai territori montani è sempre più richiesta la capacità di essere attrattivi e vanno messi in condizione d’esserlo.

in Montagna con il Cai Teramo, Esc. Campotosto Frattoli – Archivio Di Donato

Il timore è su ritardi e disattenzioni

Se considero la Montagna come insieme complesso e i servizi necessari agli abitanti, le risorse mi sembrano insufficienti rispetto alle esigenze. Ma, oltre questo, ciò che più mi preoccupa è l’uso distorto elle risorse economiche a disposizione.

Cortina 2026 e la pista da bob

Come è possibile che, dietro le indicate finalità d’insieme di rilancio della montagna, trovino spazio finanziamenti a progetti come le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina? Dove nasce l’arroganza nel realizzare a ogni costo una inutile pista da bob, anche se non sarà utilizzata per le Olimpiadi? Un “capriccio politico” che, a tutti noi, costa oltre 100 milioni di euro e lascia una pesante eredità di gestione.

Le Associazioni di protezione ambientale confermano la loro ferma opposizione alla pista da bob da realizzare a Cortina (link)

Generazioni future

Dopo tanti anni di impegno per la frequentazione escursionistica consapevole e la tutela dell’ambiente montano mi interessa approfondire il riferimento all’interesse delle future generazioni. Ciò comporta dettate coerenze obbligate con scelte politiche che siano di mitigazione delle emissioni clima-alteranti, di ripristino degli ecosistemi e a cascata di modelli sostenibili su ambiente, società ed economia.

in Montagna con il Cai Teramo, Esc. Campotosto Frattoli – Archivio Di Donato

Docent

Le aree interne e montane rappresentano un esempio di vera sostenibilità ambientale da tener presente con maggiore decisione ed efficacia, a vantaggio di tutti (benefici ecosistemici e pandemia docent).

Amo la Montagna

Viviamo particolari momenti di policrisi e il tempo è prezioso, così come le risorse naturali.

La meta è il progresso sociale degli abitanti con le comunità locali protagoniste.

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2024.02.11 pubblicato 

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NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!

NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!

Il “sentiero” non è una strada

il “sentiero” è un tracciato in ambiente. La sua naturale origine è dovuta al calpestio continuo e prolungato dell’uomo e di animali che lo percorrono per motivi diversi. Dalla presenza del sentiero nasce l’Escursionismo, con lo zaino in spalla.

Un messaggio chiaro e una richiesta di buon senso, comprensibile a tutti soprattutto in quanto i sentieri, le mulattiere e i percorsi parafuoco non sono strade

Chiara e forte l’azione di cittadine e cittadini dell’Umbria sensibili e consapevoli. Hanno manifestato per evitare che i mezzi a motore possano “scorazzare” liberamente sui sentieri.

Cai nazionale e Cai regionale

Bene ha fatto il Cai nazionale a sostenere la manifestazione a Perugia (la frequentazione rispettosa e sostenibile dei sentieri è tema centrale nazionale e l’emendamento dell’Umbria è un pericoloso esempio di deriva).

Bene ha fatto il Cai Umbria ad animare l’importante giornata del 3 febbraio a Perugia davanti alla sede del Consiglio Regionale (si tratta di una chiara azione d’Appennino, attenta a presente e futuro della Montagna).

Il ruolo dei Presidenti Cai

Il Presidente Generale Cai Antonio Montani sottolinea l’assurdità e l’anacronismo dell’emendamento alla legge regionale approvato lo scorso 20 dicembre dalla Regione Umbria.

Il Presidente Regionale CAI Umbria Gian Luca Angeli si pone a difesa dell’ambiente, delle montagne e delle persone che vi abitano, promuovendo un coordinato e aperto dialogo trasversale tra Istituzioni, Enti e Associazioni.

No ai mezzi a motore sui sentieri: Considerazioni di Gian Luca Angeli, Presidente del Cai Umbria (link facebook)

Il fatto contestato

Il fatto è che dal 1 gennaio 2024 nella Regione Umbria, realtà d’Appennino, Cuore Verde d’Italia, i sentieri, la cui vocazione è escursionistica e di avvicinamento tranquillo all’ambiente, sono aperti a rombanti mezzi a motore.

Perché???

A me sembra una scelta decisamente illogica, ma se qualcuno non solo l’ha pensata, ma addirittura l’ha decisa con legge regionale, allora diventa decisamente importante poterne parlare.

Non si tratta di una competizione tra escursionisti, cacciatori, endoristi, bensì del riconosciuto valore dei sentieri, di attenzione all’ambiente naturale montano e ai suoi abitanti, di attenzione, da cittadini consapevoli, ad aspetti che hanno implicazioni dirette ed indirette su salute, qualità della vita, giovani, economia e società.

Responsabilità

Nel momento in cui una persona, uomo o donna, viene eletto a ricoprire l’incarico di amministrare beni della collettività, si assume la grande responsabilità della migliore gestione dei beni affidati e del loro valore.

Costituzione e dialogo (prima di decidere)

Alla luce dei recenti indirizzi costituzionali che con l’art.9 hanno ampliato la sfera di attenzione e indirizzo in materia di ambiente, ci si aspetta dall’amministratore (pro tempore) la fase di approfondimento, partecipazione e condivisione, prima delle decisioni.

La volontà espressa da cittadine e cittadini

Nel momento in cui si arriva a manifestare è evidente che qualcosa a monte è mancato da parte di chi amministra, nella visione e nell’incontro.

A manifestare non c’è infatti solo il Club Alpino italiano (indiscussa voce di Montagna), ma un corteo di altre Associazioni e professionisti, a garanzia delle loro affermazioni per le palesi contraddizioni, ambientali e socioeconomiche, poste dall’emendamento.

La voce dei Comuni

Inoltre sarà molto importante ascoltare anche la voce dei Comuni, considerando che, a mio avviso, non essendo il sentiero una strada, eventuali cartelli di accesso andrebbero posti, dopo attenta valutazione, solo sui tracciati ritenuti anche diversamente percorribili.

Hanno aderito

Oltre al Cai alla manifestazione hanno aderito: Agesci, Aigae, All Mountain Foligno, Collegio Regionale Guide Cicloescursionismo, Csen, Epic, Fai, Fiab Perugia, Fie, Fugs (Speleologia), Gusta Trevi, Italia Nostra, La Rampicorno, Lagap, Legambiente, Natura Avventura, Natural Slow Life, Orme-Camminare Liberi, Pale Guerro Hero, Pedale Spellano, Sentieri Partigiani Terni, Subasio, Umbria Green Holidays, Wwf.

foto Archivio Di Donato

La via dell’acqua

L’altro ieri, il giorno dopo la manifestazione a Perugia, ero in montagna percorrendo un sentiero tematico “la via dell’Acqua” e mentre camminavo accompagnato dal brioso ruscellare del torrente, dal tranquillo e sorridente incontro con tanti camminatori di ogni età (molti i giovani), pensavo ai tanti impatti che un mezzo a motore avrebbe causato.
Sui sentieri non possono convivere mezzi a motore e persone in cammino.

La Montagna è per tutti

Inoltre, guardavo e pensavo alla Montagna: grande e accogliente, per tutti. Si deve solo desiderare percorrerla e per questo ci sono i sentieri, con la relativa segnaletica escursionistica dal segnavia rosso/bianco/rosso, della quale il Cai cura la manutenzione, attraverso un riconosciuto abaco nazionale.
I sentieri non sono ambiente per mezzi a motore, per la velocità e il rombo. Per questo vi sono altri luoghi, dedicati.  
La Montagna, per le diverse implicazioni socio-ambientali che comporta, va preservata dall’impatto di ogni genere di mezzo a motore: quad, fuoristrada e moto, dalle motoslitte all’eliturismo.

Comunicare diversamente

Il dialogo è fondamentale e lo scontro sempre negativo. E’ opportuno comunicare diversamente, anche dal basso, con un’azione culturale che porti al confronto e alla discussione. Più empatia per riflettere insieme attraverso l’educazione, la bellezza, l’arte e la musica.

La Natura è grande Artista con linguaggi e voci dell’ambiente che diventano toni e timbri che giungono al cuore.

foto Archivio Di Donato

In Abruzzo

C’è necessità di dialogo e incontro tra Regioni, Comuni, Aree Protette, Rete Natura 2000, per un riconosciuto valore d’Appennino, con la generosità dei benefici ecosistemici e le potenzialità d’insieme della Montagna.

Segnalo la presa di posizione del GR Cai Abruzzo e del GR Cai Marche, su impegno delle Sezioni Cai di Teramo e di Ascoli  Piceno, che considerano negativamente il transito di motoslitte nei mesi invernali in località Lago dell’Orso – Comune di Rocca Santa Maria e si mettono a disposizione per soluzioni alternative. Ci troviamo nei territori del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

lettera dei Gruppi Regionali Cai Abruzzo e Marche (link)

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/no-ai-mezzi-a-motore-sui-sentieri-umbri-il-cai-centrale-appoggia-la-manifestazione-di-perugia/

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/no-ai-mezzi-a-motore-sui-sentieri-umbri-il-cai-centrale-appoggia-la-manifestazione-di-perugia/

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

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2024.02.05 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE (2) – Imparare per una pace duratura

24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE (2) – Imparare per una pace duratura

Ambiente, Educazione e Istruzione sono compagni di viaggio: insieme “in cammino”

Purtroppo per molti nel mondo l’EDUCAZIONE resta miraggio e chimera, non avendo accesso all’ISTRUZIONE e alla consapevolezza dell’attuale situazione di policrisi. Oggi su questo tema è intervenuto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ponendo la “sfida urgente” di “un’educazione di qualità, equa e inclusiva per tutti“. L’istruzione, “è la chiave per capire il valore delle originalità di ciascuna persona, la ricchezza offerta dal pluralismo, l’inviolabilità delle libertà fondamentali“.

Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile (link)

In questa giornata mi piace fare riferimento al 2016, ai lavori della seconda conferenza nazionale sull’Educazione ambientale, che dette corpo alla “Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile” condivisa e validata da quelli che oggi sono MIM – Ministero dell’Istruzione e del Merito e MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Parole guida: riconnettersi con la Natura e la Cultura

L’EDUCAZIONE HA LO SCOPO DI:

– Recuperare il rapporto con l’ambiente – inteso come valore e spazio di vita- e con le risorse e le diversità, naturali e socio-culturali del territorio, quali elementi di prosperità e benessere;

Comprendere la complessità e interdipendenza delle sfide globali che caratterizzano la nostra epoca, acquisendo la consapevolezza che attraverso l’azione, anche quotidiana, e l’impegno comune si può promuovere la transizione verso una società più sostenibile;

– Stimolare scelte consapevoli nella vita quotidiana (dall’alimentazione al turismo, dall’uso dell’energia a quello dell’acqua…), che tengano conto delle ripercussioni delle scelte responsabili sui diversi aspetti della sostenibilità, dello stretto legame tra fattori ambientali e cambiamenti sociali;

– Riscoprire il “senso del limite”, e affrontare i limiti e i vincoli come ‘risorse’ intorno alle quali far fiorire e crescere le proposte di cambiamento, creative, innovative e non convenzionali: nuove tecnologie, nuove modalità di impresa e di mercato, nuovi strumenti di partecipazione;

– Imparare a valutare criticamente le informazioni e i comportamenti, e dunque ad apprezzare le esperienze virtuose provenienti da istituzioni, imprese, cittadini.

Ai giovani vanno garantite opportunità di apprendimento e sviluppo

Strategie educative

Club Alpino Italiano e Scuola possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione della cultura della sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso diverse azioni.

-Educazione ambientale: prevedere lezioni e laboratori da integrare nel curriculum scolastico avvicinando gli studenti ai principi fondamentali della sostenibilità – attraverso escursioni e esperienze di più giorni, riflettendo sulle sfide ambientali globali e le possibili soluzioni,

-Corsi di Aggiornamento per docenti organizzare Corsi di Aggiornamento nazionali, riconosciuti dal MIM, rivolti al personale insegnante, con esperienze interdisciplinari in Natura, per lo più nel Sistema delle Aree Protette

-Cura e rispetto dell’ambiente: promuovere una cultura di cura e rispetto per l’ambiente attraverso attività di sensibilizzazione e eventi, a Scuola e in Natura, che evidenzino l’importanza della tutela attiva.

L’attività in presenza

Quanto è importante che gli studenti si guardino e si cerchino mentre studiano? Tantissimo!
Ancor più in ambiente, sui sentieri, dove a ogni passo può esserci una scoperta da condividere, da osservare bene. La ricerca è reale e non svolta in un mondo parallelo.

Con il Cai si riuniscono istruzione ed educazione, ambiente e scienza, con le ore nelle quali bambine e bambini, ragazze e ragazzi diventano protagonisti del loro percorso di apprendimento.

Frammentazione

La Natura è realtà complessa (non complicata). Il libro, che ha sempre accompagnato le fasi di studio, è messo da parte. L’uso del digitale tende a frammentare i discorsi, rendendo granulari i contenuti. Le informazioni diventano orizzontali, perdendo di vista verticalità e rapporto con la complessità, limitandosi a contenuti parziali.

Ricomporre e formare cittadini del domani

Le esperienze in ambiente sono trasversali e verticali, tali da consentire un buon rapporto tra le discipline scientifiche e le discipline umanistiche. In Natura i contenuti sono innovativi, riuscendo a nutrire trasversalmente interessi e passioni. In ambiente è più semplice (in quanto anche più divertente) lavorare e interpretare situazioni di complessità.

Insieme per unire

Localmente in Abruzzo si può iniziare dal capire quanto sia “inopportuna” la scelta di “cancellare” la Riserva Regionale del Borsacchio e quanto sia invece “fondamentale” la scelta di “unire” Parchi Nazionali e Parchi Regionali.

A livello nazionale i temi sono tanti. Tra i più assurdi quello di insistere nella realizzazione di una pista da bob a Cortina (sconsigliata per motivi più che concreti), utilizzando risorse statali (quindi nostre, malamente spese).

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/le-associazioni-di-protezione-ambientale-confermano-la-loro-ferma-opposizione-alla-pista-da-bob-di-cortina/

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2024.01.24 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




24 gennaio 2024- GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

Tra i significati dell’educazione c’è di promuovere attenzione a cultura, sostenibilità e pace.

EDUCAZIONE suona come parola magica in grado di aprire più porte.

Ambiente, scienza e società

Per proteggere territori e persone, insieme alla capacità di riuscire a destreggiarsi negli iter amministrativi e burocratici, sono determinanti la consapevolezza del fine ambientale, per la migliore qualità di vita futura e del fine sociale con ricerca, incontro, pace e armonia, individuale e collettiva.

La GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE del prossimo 24 gennaio affida il ruolo chiave proprio all’educazione alla pace e al progresso sostenibile.

ONU

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite guarda con attenzione all’istruzione riconoscendola quale valida opportunità per “educare ai valori”, costruire una efficace e duratura visione di mondo e di futuro.

Per molti nel mondo l’EDUCAZIONE è una chimera, non avendo accesso all’ISTRUZIONE.

Policrisi

Termine terribile che descrive la presenza contemporanea di più crisi: da quella climatica alla perdita della biodiversità, alla guerra in Ucraina e alla strage senza fine, di civili nella Striscia di Gaza, alle disuguaglianze crescenti, al controllo e sfruttamento delle risorse.

Cittadinanza globale

Tra gli obiettivi del CEA “gli aquilotti” riuscire a dialogare con le giovani generazioni, ascoltandole e condividendo gli strumenti per comprendere gli attuali fenomeni complessi che segnano il nostro tempo. Educhiamo alla lettura.

Insieme per unire

Localmente in Abruzzo si può iniziare dal capire quanto sia “inopportuna” la scelta di “cancellare” la Riserva Regionale del Borsacchio e quanto sia invece “fondamentale” la scelta di “unire” Parchi Nazionali e Parchi Regionali.

A livello nazionale i temi sono tanti. Tra i più assurdi quello di insistere nella realizzazione di una pista da bob a Cortina (sconsigliata per motivi più che concreti), utilizzando risorse statali (quindi nostre, malamente spese).

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/le-associazioni-di-protezione-ambientale-confermano-la-loro-ferma-opposizione-alla-pista-da-bob-di-cortina/

UNESCO

Il 24 gennaio l’UNESCO organizzerà una formazione online per migliaia di insegnanti di tutto il mondo sulla decostruzione dell’incitamento all’odio, che fornirà loro gli strumenti per individuare, affrontare e prevenire meglio questi episodi.

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2024.01.19 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




RISERVA REGIONALE DEL BORSACCHIO IN ABRUZZO (2) – Il giorno dopo la Manifestazione di venerdì 12 gennaio 2024

RISERVA REGIONALE DEL BORSACCHIO IN ABRUZZO (2)

foto Cai Teramo

Il giorno dopo la Manifestazione di venerdì 12 gennaio 2024

Continua la raccolta delle firme on line (link)

La forza del singolo

La forza del singolo diventa collettività. È quello che accade quando ci si ritrova insieme a manifestare. Ci si incontra ci si conosce e si scopre che si è in tanti ad avere la stessa idea di futuro.

foto Cai Teramo

Roseto degli Abruzzi

Il fiume Tordino a nord e il fiume Vomano a sud ne delimitano l’affaccio sul mare, che si valuta dalle colline che dominano l’intero paesaggio comunale. Ed è questo uno dei valori della Riserva Regionale del Borsacchio.

foto Cai Teramo

Venerdì 12 gennaio 2024

Grande adesione di cittadini attenti, sensibili e interessati che hanno partecipato e tanti quelli che l’hanno sostenuta a distanza. I temi fondanti riescono ad aggregare superando settoriali interessi economici, politici, o di altra, a volte oscura, derivazione.

Comitato di Giuristi

Un Comitato nazionale di giuristi è intervenuto sul caso della Riserva Regionale del Borsacchio mettendo a disposizione un documento per avviare una iniziativa di riflessione e discussione scientifica.

Il Comitato è composto da Giampiero di Plinio, Rettore Università Telematica “Leonardo da Vinci”, dai docenti Gianluca Bellomo dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Luisa Cassetti dell’Università degli Studi di Perugia, Marta Ferrara, Mario Fiorillo e Romano Orrù dell’Università degli Studi di Teramo, Alberto Lucarelli dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, Fabrizio Politi dell’Università degli Studi di L’Aquila, Marcello Salerno dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari.

Università dell’Aquila

Considerazioni che si aggiungono a quelle dell’Università dell’Aquila, sempre sulla questione Riserva del Borsacchio, come esempio di incontro tra scienza, ambiente e coscienza (documento presente nell’articolo di ieri -link).

I firmatari Università dell’Aquila: Paola D’Alessandro (docente di Zoologia), Anna Rita Frattaroli (docente di Botanica), Maurizio Biondi (docente di Zoologia), Enrico Lunghi (ricercatore in Zoologia), Mattia Iannella (ricercatore in Zoologia), Daniele Salvi (docente di Zoologia), Francesco Cerasoli (ricercatore in Ecologia), Michele Di Musciano (ricercatore in Botanica), Diana Maria Paola Galassi (docente di Zoologia), Maria Maddalena Del Gallo (docente di Microbiologia Agraria e Ambientale), Mirco Iotti (docente di Botanica), Gianluca Ferrini (docente di Geologia), Marika Pellegrini (ricercatrice in Microbiologia Agraria), Antonio Di Sabatino (ricercatore in Ecologia), Simone Fattorini (docente di Ecologia), Marco Leonardi (ricercatore in Botanica), Loretta Giuseppina Pace (ricercatrice in Botanica), Antonio Moretti (docente di Geologia), Marco Patacci (ricercatore in Geologia).

foto Cai Teramo

Riflessione e discussione

Si chiede di sedersi attorno a un tavolo e di trattare l’argomento con responsabilità e trasparenza, avviando una fase di riflessione e discussione scientifica, che, partendo dall’incoerenza di questa situazione, indaghi e delinei i principi di diritto, sicuramente sovraregionale, della protezione naturalistica come azione scientificamente fondata di tutela integrale.

Si chiede di ricercare soluzioni condivise in un’ottica di leale collaborazione e pieno rispetto istituzionale.

Si chiede di comporre un Sistema di Aree Protette Nazionali e Regionali d’Abruzzo per conservare e tutelare il grande patrimonio di biodiversità che, meravigliosamente, racchiude montagne, fiumi, laghi, coste, aree umide. Abbiamo gli strumenti e l’esperienza centenaria per tutelare la biodiversità favorendo, attraverso il ruolo centrale dei Comuni, forme di economia sostenibili e di valorizzazione delle tradizioni locali.

Sei perplessità

La decisione del Consiglio Regionale d’Abruzzo suscita più di una perplessità di ordine giuridico. Nel documento di avvio della riflessione se ne segnalano sei tra quelle principali – link)

Il Comitato interviene sulla “Riserva Naturale del Borsacchio , il cui perimetro, come è noto, è stato drasticamente ridotto da oltre 1100 ettari a meno di 25 ettari con un sicuramente discutibile emendamento alla legge finanziaria della Regione Abruzzo, al di fuori delle procedure di garanzia e di tutela che le fonti giuridiche superiori, interne e sovranazionali, prevedono per ogni intervento sulle Aree Naturali Protette.

I firmatari hanno pensato questo documento non tanto come un appello, e assolutamente non come presa di posizione pI firmatari hanno pensato questo documento non tanto come un appello, e assolutamente non come presa di posizione politica o di merito, ma come l’avvio di una iniziativa di riflessione e discussione scientifica, che, partendo dall’abnorme caso, indaghi e delinei i principi di diritto, sicuramente sovraregionale, della protezione naturalistica come azione scientificamente fondata di tutela integrale della Natura e del patrimonio naturale, e, come tale, sottratta agli interessi economici, politici, o di altra, a volte oscura, derivazione. Borsacchio è una piccolissima riserva, ma crea un caso che può diventare un pericoloso precedente per l’apertura di una stagione di caccia alla Natura in grande stile.

Nel dettaglio il Comitato spiega che: “Sei ragioni giuridiche per riflettere sulla riperimetrazione ex lege in senso riduttivo della riserva regionale guidata “Borsacchio” Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha ridotto in modo drammatico – da 1110 a 24.7 ettari – l’estensione della riserva naturale regionale guidata Borsacchio, che insiste sul comune di Roseto degli Abruzzi. Ecco un riepilogo delle informazioni a oggi disponibili: La modifica è stata varata di notte, sotto forma di emendamento inserito nella legge regionale di stabilità per il 2024 (progetto di legge n. 379/2023. L’emendamento recante “modifiche all’art. 69, comma 2, della legge regionale 8 febbraio 2005, n. 6” è stato presentato in assemblea senza essere dunque adeguatamente discusso in seno alla commissione consiliare competente. Le conseguenze. L’esclusione di una estesa porzione di territorio dalla riserva regionale consentirà lo svolgimento di interventi che la norma istitutiva del Borsacchio vieta in modo espresso (art. 69, comma 19, l. r. n. 6 del 2005) proprio a protezione degli elementi naturalistici presenti sul territorio. Le attività d’ora in poi legittime vanno dalla costruzione di nuovi edifici all’apertura di strade, passando per il danneggiamento, la raccolta delle specie vegetali spontanee e l’introduzione di specie non autoctone. Le criticità.

La decisione del Consiglio regionale suscita più di una perplessità di ordine giuridico. Ci limitiamo a segnalarne sei tra quelle principali.

-La prima: le modalità e le tempistiche quanto meno discutibili adottate dalla maggioranza consiliare appaiono prive delle garanzie minime di trasparenza e democraticità che dovrebbero caratterizzare tutti i processi decisionali.

-La seconda: la decisione del Consiglio di limitare l’estensione della riserva costituisce un atto unilaterale, che la Regione ha assunto in carenza di un preventivo confronto con gli enti locali. Questo modus operandi appare illegittimo, in quanto contrario ai principi che ispirano la legge quadro n. 394 del 1991 sulle aree naturali protette, che costituisce parametro normativo interposto in quanto espressione della competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali (art. 117, comma 2, lett. s)) non derogabile in peius dalle Regioni. La terza: l’inserimento di una norma dai “potenti” effetti naturalistici all’interno della legge di stabilità, che ha invece natura finanziaria per l’ordinamento regionale, inficia l’articolato complessivo del vizio di eterogeneità sostanziale. Si è insomma molto lontani da una “buona legge”, come confermano i costanti richiami del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale al rispetto del requisito di omogeneità normativa, che il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha evidentemente ignorato.

-La quarta: al tempo della semplificazione normativa e dello snellimento dei processi amministrativi, il Consiglio regionale con un solo emendamento notturno vanifica 18 anni di sforzi, anche economici, necessari alla redazione del Piano di assetto naturalistico (Pan) della riserva, che a gennaio 2024 sarebbe giunto ad approvazione e che è, a oggi, evidentemente inutilizzabile.

-La quinta: la riperimetrazione dell’area del Borsacchio, comprimendo la vocazione naturalistica di una parte del territorio abruzzese, è costituzionalmente illegittima, in quanto contrasta in modo evidente con gli obblighi di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni, che la nostra Costituzione impone a tutte le articolazioni della Repubblica, comprese quelle di livello regionale (art. 9, comma 2, Cost.).

-La sesta: le modifiche all’art. 69, comma 2, della l. r. n. 6/2005, appaiono in contrasto con il diritto europeo (art. 117, comma 1, Cost.) e, segnatamente, con la proposta di regolamento Nature Restoration Law (COM(2022)304) sul ripristino degli ecosistemi, che è in corso di adozione nel quadro della strategia europea di biodiversità per il 2030 e del Green Deal. Il legislatore regionale sembra infatti andare in direzione opposta rispetto alle indicazioni di potenziamento e ripristino degli ecosistemi contenute nella proposta di regolamento.

Per queste ed altre ragioni, nell’invitare il decisore regionale a riconsiderare la problematica e auspicabilmente e a valutare percorsi alternativi e legittimi, desideriamo – invitando all’adesione tutti gli studiosi interessati – avviare una iniziativa di riflessione e discussione scientifica, che, partendo dal caso di specie, indaghi e delinei i principi di diritto interno e sovranazionale, che legittimano in senso procedurale e sostanziale ogni intervento sul sistema delle aree naturali protette, come azione scientificamente fondata di tutela il più possibile integrale dei frammenti di patrimonio naturale che ancora resistono all’intervento umano, tenendo anche conto che se Borsacchio è una piccolissima riserva, è ragionevole la preoccupazione che possa diventare un pericoloso precedente. In questa prospettiva, l’iniziativa ha anche il senso di offrire sia alle comunità e associazioni interessate che ai Pubblici Poteri i risultati dell’approfondimento scientifico, anche per contribuire alla ricerca di possibili e ulteriori soluzioni tecniche, in un’ottica di leale collaborazione e pieno rispetto istituzionale”

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2024.01.13 pubblicato 

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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




CLUB ALPINO ITALIANO- ESCURSIONE INVERNALE NOTTURNA AL FONDO DELLA SALSA, martedì 26 dicembre 2023

CLUB ALPINO ITALIANO- ESCURSIONE INVERNALE NOTTURNA AL FONDO DELLA SALSA

martedì 26 dicembre 2023.

26 dicembre 2023

La Sezione Cai Castelli rinnova l’annuale appuntamento dal piccolo e suggestivo paese, fatto di case abbarbicate su corsi d’acqua, allo spettacolare ambiente montano del Fondo della Salsa.

“Il Fondo della Salsa, piede della Parete Nord del Monte Camicia, è conca di strapiombi, dirupi, rocce, ghiaccio e neve.

Riuniti e attoniti accogliamo il boato invernale che morde il silenzio.

Nel riverbero bianco del fuoco il tempo misura la vita che scorre.”

(filidido)

Nel ricordo di…

Ci si ritrova a Castelli, alle ore 13:30. L’escursione per ricordare gli alpinisti Piergiorgio De Paulis, Enrico Faiani, Francesco Carta e i tanti che la Montagna ha chiamato. Con il percorso nel bosco si scopre la suggestione dello splendido, ampio e innevato anfiteatro naturale sormontato dalla precipite parete.

Nel segno della PACE

Nell’augurare BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO, nel celebrare la Santa Messa, si irradia un pensiero di PACE che riesca a porre fine alle terribili e guerre in atto, con l’assurda uccisione di bambine, bambini e donne. Continua la strage di civili: morti e distruzioni inaccettabili.
Nei programmi delle Sezione Cai Castelli la realizzazione del “Sentiero della Pace”.

foto Marino Di Claudio

Rifugio Cai ENRICO FAIANI

Al termine dell’escursione la sosta al Rifugio Cai ENRICO FAIANI, CASA DELLA MONTAGNA e SEDE SEZIONALE Cai Castelli.

Il Rifugio, che ospita il Cea “gli aquilotti, presidia la Montagna: luogo privilegiato per accoglienza, informazione ed educazione ambientale. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

foto Antonio Simonetti

In Montagna con il Cai

Sicurezza, simpatia e amore per una Montagna che sia viva per natura e cultura. Scoprire l’importanza dei piccoli paesi montani, la qualità dei benefici ecosistemici e le regole per frequentare in sicurezza la montagna d’inverno.

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Carta di Pescasseroli

La necessità di una comunicazione ambientale che sia accurata, equilibrata, proattiva e responsabile.

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Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
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Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
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Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

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2023.12.20 pubblicato 

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