Mese: Ottobre 2023

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ANCHE GLI ALBERI CADONO

Il vento tutto permea e riempie, trasporta, scuote. A Castelli ha buttato giù la grande quercia che troneggiava e vegliava sull’agriturismo “il bivacco del parco”. TANTE STORIE DA RACCONTARE con oltre cinque secoli trascorsi a osservare. La forza di gravità e quella del vento hanno avuto la meglio a quella delle radici che l’hanno sempre tenuta ben ancorata al terreno, forte e insensibile al passaggio delle stagioni. Tutto scorre ed evolve. Siamo elementi e parte dell’unico grande sistema che è Gaia, la nostra Terra. La quercia ci ricorda che con le sue funzioni ha assorbito CO2 dall’aria, trattenendo il carbonio e rilasciando in atmosfera ossigeno. Tanta pulizia dell’aria e tanta acqua messa in gioco. Il suo è stato un percorso vitale simile al ciclo della vita dell’uomo. Dall’albero impariamo a tenere salde le nostre radici. Abbracciarlo ci fa stare bene.


26 Ottobre 2023 1

SPAZI RITROVATI DELLA LAGA

La montagna c’è. Dipende proprio da noi, mettere le gambe in spalla, e avventurarsi alla scoperta di spazi estesi.
I Monti della Laga sono natura primigenia e aspra. Cascate e Boschi ne compongono l’identità.
I paesi sono le “porte di accesso alla montagna”


22 Ottobre 2023 0

PERCHÉ É IMPORTANTE CONTINUARE A FARLO!

La situazione è difficile. Lo vedo attorno a me, ma non sono solo io a dirlo. La voce è globale e planetaria. E così si fissano obiettivi e scadenze. Quelli irrinunciabili del nuovo millennio, il 2000, scivolati al 2005, diventati del 2010 e a seguire del 2015 e poi i magnifici 17 obiettivi dell’Agenda 2030 con proiezioni al 2050.
Il futuro è incerto. In gioco il valore della responsabilità, della trasparenza e quello della concretezza dei fatti.
Non sono più giovane e proprio per questo non accetto ci sia una terra disastrata da consegnare ai giovani.


19 Ottobre 2023 0

CORREVA L’ANNO 1974

TRENTO: OSSERVATORIO SUL FUTURO DELLA MONTAGNA
Destinata a svolgere la funzione di osservatorio dal quale protezionisti, studiosi e uomini politici, di nazioni diverse, si ritroveranno per riuscire a prevedere il futuro delle Alpi.
Da viaggiatore privilegiato vedo come il Cai sia stato un attento precursore dei rischi per montagna e montanari, pronto a leggere i segni del cambiamento. Cito solo alcuni dei passaggi che hanno visto il felice periodo di crescita culturale e di proposta, avviato negli anni ’70 e prolungatosi senza interruzioni per un buon trentennio.


16 Ottobre 2023 0